“Il cambiamento è l’unica costante”, diceva il mio amico Eraclito.
C’è un motivo semplice e preciso per cui l’essere umano si trova ad affrontare sfide impegnative ed a volte, devastanti, sul suo cammino.
L’unico modo per uscirne è comprendere tale motivo, cioè la lezione evolutiva che si nasconde là dietro, e trovare il coraggio e gli strumenti per lasciare andare quello schema.
Per quanto sia motivo di sofferenza, il conosciuto è sempre più rassicurante rispetto al nuovo, ma non ci consente di migliorare la nostra condizione: occorre cambiare qualcosa.
Non c’è proprio convenienza nel rimanere attaccati al vecchio.
Via le zavorre…e sù verso il sole…
Chiaramente, per fare questo, serve qualche attributo: un po’ di coraggio e di azione, elementi connessi al nostro emisfero definito “maschile”, e capacità di innovazione e di sensibilità, elementi tipici del nostro emisfero “femminile”.
Ma se ci pensiamo un attimo, dovremmo riuscire a comprendere che rimanere immersi in certe energie, in certe situazioni così snervanti, non è meno rischioso…è solo l’illusione di correre meno rischi, a cui ci stiamo aggrappando.
Tutto ciò a cui resisto, persiste!
Se davanti a me si pone una sfida, non serve fare finta di niente. Quel drago crescerà sempre, ogni giorno, fino a che sarà diventato troppo forte e grande per essere evitato, fino a che non avrò altra scelta se non affrontarlo.
Allora si che sarà difficile, spaventoso forse, sicuramente più rischioso rispetto a quando il problema era piccolo.
Il drago va ucciso fin che è piccolo!
Andiamo noi stessi a cercare i cambiamenti che possono migliorare le nostre condizioni, e quando saremo costretti ad accettare certi cambiamenti…saremo già allenati.
Questa conferenza è un po’ datata, sia di età che di risoluzione, ma ci sono particolarmente affezionato.
Mi auguro che possa esservi utile.
“Come adattarsi al cambiamento”.
Buona visione.