Il vero virus è l’infelicità!


Il vero virus, il vero morbo, è l’infelicità!

L’infelicità contagia e rovina tutto ciò che tocca.

Le persone infelici vogliono che tutti siano infelici perchè hanno bisogno di sentirsi bene; come farebbe un’infelice a stare bene se tutti intorno ridessero?

L’infelice “deve” farti sentire in colpa, “deve” essere riconosciuto nella sua infelicità.

Hai mai provato a parlare di felicità ad un’infelice, a qualcuno che si sente protetto e al sicuro nel suo stato di vittima, nella sua “lamentite”?

O scappano, ti evitano, oppure tirano fuori le unghie, ti attaccano coi loro artigli come se fosse questione di vita o di morte.

E per il loro ego lo è!

 

L’ego è il nemico (di Ryan Holiday, ve lo consiglio caldamente).

L’ego… la vera rovina della vita sul pianeta.

Il mio ego è il mio peggior nemico, non solo degli altri.

E’ l’ego che fa si che il potere si prenda la briga di decidere in maniera nazista ciò che è bene per tutti.

E’ l’ego che vuole ciò che vuole, senza ritegno e senza rispetto alcuno per la vita e per i sentimenti degli altri – e dei nostri, peraltro – ed è sempre l’ego per cui il fine giustifica i mezzi.

Hai mai sentito una baggianata del genere?!

“Il fine giustifica i mezzi”?!

E’ come dire: “so che quello che faccio è scorretto ma è l’unico modo che conosco per ottenere ciò che voglio, quindi, fottiti!”

Beh, mi spiace molto ma, il fine non giustifica mai i mezzi, stellina, e lo sai perfettamente.

Hai mai notato che quando sei felice ed un’infelice vicino a te, riesce a tirarti dentro nel suo vittimismo, dopo si sente meglio?

Lo vedi, è come se avesse raggiunto il suo scopo; come se avesse fatto il pieno di energia, della sua energia tossica, a spese della tua positività.

Gli infelici sono come vampiri energetici che succhiano la tua linfa di allegria e di fiducia e se non li sai riconoscere e non li sai neutralizzare, beh…l’unica alternativa è la fuga, se sei ancora in tempo, se non ti hanno già agganciato.

Si perchè quando due energie vengono a contatto, la più forte condiziona la meno forte, e se nei tuoi schemi interiori esiste anche solo la benchè minima traccia di vittimismo, sei fatto!

E chi di noi può dire di avere ripulito ogni più piccola traccia di infelicità dalle nostre memorie cellulari?

Veramente pochi.

Quindi, come tutti i virus, se non ci ucciderà, ne usciremo più forti e più consapevoli; ne usciremo ripuliti di alcune nostre ferite e di alcune memorie da vittima.

 

Il vero morbo è la paura

Stai attento, di questi tempi, a chi si avvicina a te.

Infelicità, lamentite, paura?

Paura, di lasciare i propri schemi, di aprirsi a qualcosa di nuovo, di non avere il controllo totale sulle situazioni, sulle persone, sulle nostre emozioni.

La paura è il tarlo che logora i rapporti, che fa perdere la stima e la fiducia in noi e negli altri, è quella vocina che tira sempre indietro, che ci impedisce di vivere e ci tiene imprigionati e incatenati alla sopravvivenza.

La paura è ciò di cui ho più paura.

Il vaccino?

 

Il coraggio!

Il coraggio di rifiutarsi di morire prima del tempo, di rifiutarsi di morire di infelicità e di chiusura mentale, di vittimismo o di ego.

Sono, sono stato e sempre sarò – perchè questa è la natura umana – preda di paure e di limiti di ogni genere, e in qualche misura è utile e non c’è da vergognarsene, ma nel momento in cui divento consapevole di tali paure e del fatto che queste paure mi stanno limitando la vita,  non esiste soluzione alcuna se non la loro distruzione totale.

Questa è l’unica strada percorribile, non perchè siamo eroi, ma perchè è il giochino della vita che funziona così, si chiama progresso; questo è il vero progresso a cui l’uomo non dovrebbe mai rinunciare.

Quello che questi tempi ci stanno insegnando, è che non può esserci vita in presenza di virus, di batteri che impediscono alla vita di progredire, di esprimersi, di evolvere, di svilupparsi nella sua completezza, nella sua bellezza, nella sua massima espressione.

L’infelicità, la paura, il vittimismo, i frutti e i figli dell’ego sono tali da impedire e schiacciare ogni tipo di entusiasmo e di fiducia.

Rifuggili come la peste!

Da questi dovremmo, anzi, dobbiamo guardarci.

La bella notizia è che , almeno in questo caso, il vaccino esiste e non ha controindicazioni, ma funziona ed è a disposizione di tutti.

 

Vedere, comprendere, decidere, agire!

Ecco il protocollo vincente, che può portarci da A a B.

Da un organismo infetto da infelicità acuta e perpetrata nel tempo, aggravata da un senso di “sono nel giusto perchè sto soffrendo”, e da sensazioni come “così impari cosa significa”, rafforzato chiaramente da un dialogo interiore di non amore per se stessi, con l’ego impegnato nell’ottenimento di determinati risultati “a tutti i costi”, possiamo cominciare ad osservarci da fuori, leggermente distaccati, quel tanto che basta per accorgerci del meccanismo, del virus che sta agendo.

Per poi passare alla fase successiva, la comprensione di come funziona il tutto, affinchè all’assalto successivo ci si possa difendere un po’ meglio, e poi sempre più efficacemente, via via che diventiamo sempre più bravi a padroneggiare il lavoro.

Dopodichè, possiamo decidere se continuare ad alimentare quel virus dell’infelicità, oppure cercare nuove soluzioni, nuovi schemi più consoni alle nostre esigenze, alle nostre ambizioni, alla nostra felicità!

Ed ecco che l’azione determina quasi sempre l’inizio della fine della “malattia”, perchè agire, trovare il giusto aiuto, o semplicemente cambiare qualcosa nel nostro solito modo di affrontare la questione, porta quasi sempre ad un cambio di vedute, di prospettive e quindi di dialogo interiore.

Se poi l’azione è quella giusta, e troviamo cioè il giusto aiuto, il giusto strumento di risoluzione, che sappia indirizzarci e velocizzare il processo, il rischio che si corre è perfino quello di vedere indietreggiare il virus fino a scomparire, in una certa percentuale dei casi.

Una volta trovata la strategia vincente, si tratta semplicemente di ripeterla ogniqualvolta si rendesse necessario, in ogni ambito della nostra vita.

E sai com’è, l’appetito vien mangiando, sconfitta l’infelicità una volta, potresti prenderci gusto!

E quando dovessero esserci ricadute, e ce ne saranno, se conosciamo la strategia vincente, che problema c’è?!

Basta ripetere il protocollo dall’inizio e coi giusti passaggi.

 

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