La sindrome della crocerossina, allegra!


Crocerossine in ascolto?

Da oggi, grandi notizie!

Care donne con la sindrome della crocerossina, da oggi, potete farlo tranquillamente, senza sentirvi male, ma…ad una condizione!

Mi spiego.

Il problema delle donne con la sindrome della crocerossina, non è il fatto stesso di prestare soccorso, di voler salvare tutti, soprattutto uomini, che andrebbe anche bene, ma è che dovrebbero essere crocerossine allegre, invece di fare le crocerossine tragiche, nel dramma, sentendosi quelle che salvano il mondo rinunciando a tutto per il bene comune.

Infatti, quando una crocerossina è allegra, non sta lì a compatire il “malato”, anzi, al contrario, gli dice “datti una mossa!”

E quando il malato non vuole guarire, la crocerossina tragica rimane lì, tutta contenta e felice di avere ancora il suo malato di cui occuparsi, invece la crocerossina allegra lo lascia lì!, che è molto diverso!; e va a cercarsi un malato da accudire…che voglia guarire.

 

Progresso ed evoluzione

Si, perchè la crocerossina allegra non ha tempo per non avere risultati, per non passare allo step successivo, perchè l’allegria è strettamente legata al progredire e al lasciare andare, in questo caso la tragedia e la malattia.

Quindi, la crocerossina tragica – che non vuole che il malato guarisca, altrimenti rimarrebbe disoccupata e senza ammiratori – è complice del malato e della sua malattia, se non addirittura carnefice, in certi casi più eclatanti.

Analizzando l’altra faccia della stessa medaglia, un malato che non vuol guarire, scappa da una crocerossina allegra, perchè sa che il suo stato di vittima che necessita di cure e coccole vita natural durante, non funzionerebbe, non avrebbe presa.

 

Siate crocerossine/i allegri!

Quindi, care donne crocerossine o uomini con la stessa sindrome – si, perchè esistono anche quelli – siate allegre, o allegri, ed i malati che non vorranno guarire scapperanno da voi a gambe levate.

Altrimenti, se così non dovesse essere – perchè ci sono malati che amano conquistarsi crocerossine difficili da tenersi strette – scapperete voi al primo segnale, perchè energeticamente nessuna crocerossina allegra si fa intrappolare da un malato che non vuol guarire, se non perchè ha una lezione da imparare.

In quest’ultimo caso, il malato fa presa su quelle memorie energetiche che ancora esistono nella crocerossina allegra, che sta vivendo come una crocerossina tragica, nel qual caso bisogna ringraziare il malato che diventa lo strumento di liberazione per la crocerossina, che è allegra senza saperlo, ma sta per scoprirlo!

In realtà, tutte le esperienze e le persone che incontriamo svolgono questa funzione, cioè di darci l’opportunità di liberarci da catene visibili o invisibili.

Quindi si potrebbe aggiungere che tutte le crocerossine esistono, non per smettere di prendersi cura dei bisognosi, ma per far sì che i bisognosi guariscano, in modo da potersi liberare, questi ultimi, dalla sindrome del malato.

 

Cambio energetico

Così facendo, diventeranno loro stessi dei crocerossini allegri, che potranno aiutare altri malati a guarire dalla stessa sindrome, imparando quindi a prendersi cura di se e degli altri, uscendo dal ruolo di eterni bisognosi.

 

 

In questo modo si crea un circolo virtuoso, che nasce, come abbiamo capito dalle crocerossine che smettono di essere tragiche per diventare crocerossine allegre.

Non so se si comprende a pieno, la mole di lavoro positivo che può mettere in moto una crocerossina che passa da tragica ad allegra.

Il solo pensiero…mi mette allegria!

Quindi, sia ben chiaro, nessuno smetta di essere crocerossino o crocerossina, perchè c’è un bisogno estremo di questo, purchè si diventi allegri nel farlo, innescando così un processo di guarigione e di liberazione, universale ed irreversibile.

Mamma mia che goduria!

Riuscite ad immaginarvi tutti questi ammalati di attenzioni che diventano, a loro volta,  promotori di un tale flusso energetico di evoluzione dell’umanità?!

Ohhh yeahhh!

 

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